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venerdì 4 agosto 2017

Il primo libro di foto di Malala che renderà magica la nostra vita

L'attivista pakistana, la più giovane mai premiata con il premio Nobel, ora ha 20 anni, e sta per lanciare il suo primo libro di immagini, intitolato Magic Pencil di Malala.



Aveva appena 17 anni quando ricevette il Premio Nobel per la Pace.

E recentemente ha dato a internet un primo annuncio su Twitter Giovedi, dichiarando la sua contentezza ed "entusiasta di trovare una copia" del suo libro nella posta.



Il rilascio del libro è previsto per ottobre, ma anticipiamo che il contenuto si riferisce al desiderio di infanzia di Malala di avere  una matita magica per "rendere tutti felici, per cancellare l'odore di spazzatura dalla sua città, per dormire un'ora supplementare al mattino". Questo almeno secondo quanto riferito dall'editore del libro, Hachette .

"Ma mentre cresceva, Malala vide che c'erano cose più importanti da desiderare, vedeva un mondo che aveva bisogno di molto di più, e anche se non trovasse mai una matita magica, Malala si rese conto che poteva ancora lavorare duramente ogni giorno per fare in modo che  i sogni diventano realtà."

«IO SONO MALALA»
Addirittura «simbolo degli infedeli e dell’oscenità», secondo i talebani che volevano ucciderla il 9 ottobre 2012. Teatro dell’orrore quella Mingora, nella valle dello Swat, che tre anni prima era finita, oltre che sulle pagine dei quotidiani di tutto il mondo, nel blog dell’allora undicenne pakistana, testimone diretta del caos della città in cui viveva, delle violenze e dei roghi appiccati nelle scuole femminili. Laddove, appunto, sarebbe poi stata ferita gravemente sull’autobus che da scuola la riportava a casa: «Io sono Malala» rispose senza esitazione all’uomo armato di pistola prima di essere raggiunta da tre proiettili, di cui uno alla testa.

«Se pensavano di farci tacere con l’uso dei proiettili, non ci sono riusciti», disse poi nel discorso all’Onu rivolgendosi direttamente ai talebani. L’allora primo ministro pakistano Raja Pervaiz Ashraf, dopo essersi impegnato in prima persona per il trasferimento di Malala in un ospedale di Birmingham, le assegnò la prima edizione di un Premio nazionale per la pace e un contributo di circa 4mila euro. Un riconoscimento da parte di quel mondo di cui, adesso, la giovane attivista sogna di far parte. Perché il suo desiderio è proprio fondare un partito che le permetta di diventare premier e governare un Paese da cambiare, seguendo l’esempio di Benazir Bhutto, la donna che per due volte ricoprì l’incarico di primo ministro del Pakistan prima di essere uccisa nel 2007. «Voglio servire il mio Paese: il mio sogno è che diventi sviluppato e che ogni bambino possa ricevere un’istruzione», disse durante la cerimonia di consegna dei premi Nobel nel 2014. Una delle molte frasi divenute ormai celebri e che vogliamo ricordare insieme ad altre. Venti, per l’esattezza, tante quanti sono gli anni compiuti da Malala.

Ecco alcune sue frasi che sono diventati celebri: 

Prendiamo in mano i nostri libri e le nostre penne. Sono le nostre armi più potenti. Un bambino, un insegnante, un libro e una penna possono cambiare il mondo. 
Nessuna lotta può concludersi vittoriosamente se le donne non vi partecipano a fianco degli uomini. Al mondo ci sono due poteri: quello della spada e quello della penna. 
Ma in realtà ce n’è un terzo, più forte di entrambi, ed è quello delle donne. 
Sedermi a scuola a leggere libri insieme a tutte le mie amiche è un mio diritto. Vedere ogni essere umano sorridere di felicità è il mio desiderio. Io sono Malala. Il mio mondo è cambiato, ma io no. 
Non mi importa di dovermi sedere sul pavimento a scuola. Tutto ciò che voglio è istruzione. E non ho paura di nessuno.

La madre di Malala che attualmente studia l'inglese, è stata la prima a leggere il libro.


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