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giovedì 7 dicembre 2017

L'ANATOCISMO BANCARIO? È LA PRATICA (ILLEGALE) CON CUI LE BANCHE VI DISSANGUANO

L’anatocismo bancario è una pratica illegale, ma può essere autorizzata dai clienti con le dovute forme. Quando queste autorizzazioni sono ottenute con condotte aggressive, è possibile per i clienti ottenerne il rimborso. 

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Secondo l’Antitrust UniCredit S.p.A., Banca Nazionale del Lavoro S.p.A. e Intesa San Paolo S.p.A. hanno raccolto le autorizzazione all’addebito di interessi sugli interessi debitori dai correntisti in modo illegittimo. L’Antitrust ha sanzionato gli istituti di credito con multe per un ammontare complessivo di 11 milioni di euro.

Secondo quanto rilevato dall’Antitrust la strategia delle banche sanzionate è stata sostenuta da varie azioni finalizzate all’acquisizione delle autorizzazioni da parte della clientela che ancora non aveva effettuato la scelta, attraverso sollecitazioni e monitoraggio da parte della rete e delle funzioni/strutture interne coinvolte, sia sui canali fisici (posta e filiali), sia sull’internet banking.

Ciò è avvenuto con l’uso di comunicazioni personalizzate precompilate, email e pop-up nella homepage delle aree clienti volti all’attivazione delle procedure di autorizzazione on line preventiva all’addebito in conto degli interessi debitori. Tutte modalità che non consentivano al consumatore di fornire il diniego espresso all’autorizzazione.

L’Autorità ha dunque ritenuto scorrette le modalità utilizzate, per l’insistenza e la forma con cui sono state richieste le autorizzazioni, da condizionare indebitamente i consumatori e da far assumere loro decisioni che non avrebbero altrimenti preso in considerazione dell’applicazione dell’anatocismo bancario, in caso di addebito degli interessi in conto.

È possibile ottenere il rimborso degli interessi anatocistici sottratti in questo modo? Sì, è possibile, rivolgendosi a SDL Centrostudi. La storia dei risultati della società parla chiaro. Oltre 150mila persone assistite in 7 anni, 407.943 pre-analisi gratuite effettuate sulle condizioni economiche di consumatori e soggetti in difficoltà, e ben più di 65.000 perizie effettuate su conti correnti e rapporti bancari in essere di privati e imprese strappati alla finanza spregiudicata messa in atto da finanziarie e istituti di credito di vario genere: tutti numeri che, nel complesso, hanno permesso sino a oggi di recuperare somme illecite sottratte agli italiani da Fisco, Equitalia, erario e banche per un totale complessivo di circa 240 milioni di euro.


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