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giovedì 8 marzo 2018

ECCO COME LE BANCHE "FREGANO" I CORRENTISTI

Quali sono i reati principali commessi dalle banche e dagli istituti di credito, contro i quali SDL Centrostudi lotta dalla sua nascita? L’attività fin dall’inizio si è orientata alla lotta di anatocismo e usura bancaria, reati commessi quotidianamente e continuativamente, ma vi sono anche altri reati collegati, come la concessione abusiva di credito e l’errata segnalazione alla centrale rischi. 


ANATOCISMO E USURA BANCARIA 

Cuore delle attività di SDL Centrostudi, la lotta ad anatocismo ed usura bancaria è anche oggetto delle preanalisi gratuite offerte dalla società. L’anatocismo si verifica quando gli interessi versati durante la restituzione di una somma producono a loro volta interessi. In questo modo, gli interessi che devono essere versati finiscono per essere sempre più alti, arrivando a limitare l’operatività di famiglie e imprese. In base all’attuale legge, l’anatocismo può essere legittimamente applicato solo sugli interessi moratorie a condizione che non sia applicato per più di una volta all’anno. Inoltre il cliente (che deve aver appositamente autorizzato la banca all’anatocismo) deve avere il diritto di pretendere lo stesso trattamento anche sugli interessi attivi, vale a dire quelli che la banca o l’istituto di credito devono al cliente.

L’usura si verifica nel momento in cui l’istituto di credito o l’intermediario finanziario, pattuisce e, di conseguenza, percepisce interessi superiori rispetto a quanto stabilito dalla normativa di legge. Quindi, per consentire la verifica del superamento dei tassi massimi praticabili, i quali variano a seconda della tipologia contrattuale (conti correnti, leasing, mutui, finanziamenti alle famiglie/imprese, prodotti finanziari di ogni sorta…), bisogna confrontare il tasso applicato dall’ Istituto di Credito (di norma scritto sul contratto e nelle comunicazioni fornite dall’istituto bancario), con quello fornito trimestralmente dalla Banca d’Italia, il cosiddetto tasso soglia. L’usura bancaria può configurarsi già al momento della stipula del contratto, ma anche durante il rapporto con l’istituto bancario, dopo una variazione del tasso soglia. Di conseguenza, in un rapporto pluriennale con lo stesso istituto, può capitare che vi siano periodi in cui la banca commette usura e altri in cui non commette il reato, a seguito delle variazioni del tasso soglia. 

CONCESSIONE ABUSIVA DEL CREDITO 

La concessione abusiva del credito indica la concessione, il rinnovo o la proroga di un finanziamento da parte di una banca ad un’impresa in stato di grave crisi economica noto alla banca stessa, ritardando l’emersione dello stato di insolvenza e l’apertura della procedura fallimentare a carico dell’azienda, mantenendola in vita pur se ormai dissestata dal punto di vista patrimoniale. In questo caso la responsabilità della banca si estende, oltre che nei confronti dei creditori dell’azienda, anche nei confronti di chi, fidandosi del prestito erogato dalla banca, stipula contratti di affari con l’impresa, e anche nei confronti dei concorrenti dell’azienda stessa. 

ERRATA SEGNALAZIONE ALLA CENTRALE RISCHI 

La segnalazione da parte della banca alla Centrale rischi della Banca d’Italia di un cliente quale debitore “sofferente” è in grado di ledere l’immagine e la reputazione sociale e professionale del soggetto interessato, provocando un pregiudizio risarcibile di natura non patrimoniale. La legge impone che la segnalazione avvenga solamente quando si constata una “situazione di impotenza finanziaria che non lasci presagire alcun margine di superamento” e tale da porsi come lo stadio immediatamente anteriore alla situazione di fallimento. In pratica, si deve trattare di una condizione di difficoltà economica tale da rendere difficile la reversibilità della stessa. Il cliente non può essere segnalato alla Centrale Rischi senza prima essere stato avvisato con una raccomandata dandogli il tempo di sanare la morosità. L’assenza di una preventiva comunicazione rende di per sé illegittima la segnalazione con diritto a ottenere il risarcimento del danno all’immagine e quello conseguente al fatto che, da tale segnalazione, ti viene precluso l’accesso ad altri prestiti.

Una delle azioni collegate all’applicazione della legge “salva suicidi” è proprio la rimozione dei nominativi dalla Centrale Rischi, dato che la difficoltà economica passa da “nessun margine di superamento” a “superabile”, grazie alla rimodulazione del debito.

LEGGE SALVASUICIDI: PARLA L'AVVOCATO SERAFINO DI LORETO

Serafino Di Loreto 
“Una legge efficace ma di cui poco o niente si parla, che consente una vera e propria rinascita per le persone sovraindebitate: le quali, mettendo a disposizione parte del proprio reddito o il proprio patrimonio, si esdebitano: vale a dire che, con il poco che hanno, salvaguardando la loro parte di entrate atta a garantire il prosieguo di una vita dignitosa, ottengono la cancellazione anche fino al 90% del cumulo debiti maturato verso privati, banche e Fisco, compresa la rimozione del proprio nominativo da tutte le banche dati dei cattivi pagatori. E poter così ripartire da zero, liberi da ogni vincolo con un passato disastroso e pesante - spiega l’avvocato Serafino Di Loreto di ‘SDL Centrostudi’ (www.sdlcentrostudi.it), fondatore di ‘Fondazione SDL per l’Educazione Finanziaria delle Imprese e per gli Studi Aziendali’, stimato Ente presieduto dall’ex magistrato Piero Calabrò - In Piemonte, fra l’altro, come dichiarato anche dai principali media economici, è boom di ricorsi all’Arbitro Bancario Finanziario. Sempre più torinesi scelgono di chiedere giustizia in merito ai comportamenti illeciti spesso e volentieri silenziosamente attuati da banche e finanziarie nei confronti dei loro conti correnti".


È VERO CHE SIETE SPESSO OGGETTO DI CRITICHE? COME MAI? 

Lei ha mai visto un pioniere, un precursore, essere accolto a braccia aperte? Pensi che a me hanno detto di tutto, e trova di tutto in rete, compreso che sarei stato radiato dall'albo. Notizie ridicole, che invito a chi le ha scritte a confrontarle davanti a un giudice. Non sono certo questi gli attacchi che mi fanno perdere il sonno. Il mio obiettivo è ottenere giustizia a quei padri di famiglia, imprenditori, aziende e piccoli risparmiatori che sono stati oggetto di continui attacchi da Equitalia e dalle banche.  Di certo non si vivono sempre giorni sereni, ma ci sono cose che bisogna fare; che qualcuno deve fare. L’abitudine è dura a morire: Viviamo in un Paese in cui la strumentalizzazione a mezzo di attacchi mediatici è pane quotidiano –soprattutto web-. Il web è diventato il bar dello sport o il mercato di 20 anni fa: dove anche l’ultimo imbecille poteva dire la Sua a prescindere dalla qualità dei contenuti. C’è poi un’informazione che fa capo a certa carta stampata e certo web che mal tollera il fatto che possa esistere un rapporto Davide-Golia nel gioco delle parti a favore dei cittadini e a discapito degli asset di potere precostituiti. Mi attacchino pure, chi mi conosce sa che non ci fermerà. Chi attacca me attacca il tessuto sociale di una nazione: famiglie, piccoli imprenditori, aziende e risparmiatori. 




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