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venerdì 27 gennaio 2023

Università Popolare degli Studi di Milano: tra storia, identità e innovazione




Cosa penseresti se ti dicessimo che a dispetto del nostro percorso formativo estremamente attuale e moderno, noi siamo una università che vanta più di un secolo di vita?

Stupito, vero? Invece è proprio così. L’Università Popolare di Milano venne alla luce nel 1901 da Ettore Ferrari, artista e personaggio a tutto tondo, ma vero pigmalione per quanto concerne tutta la celebrazione in campo artistico, del nuovo Stato italiano appena nato dalla faticosa campagna di Unità nazionale di pochi decenni orsono.

È in Italia, ma a dir il vero anche in Europa con un particolare accento nei paesi scandinavi, che l’università popolare si attivò con grande impegno ad allargare la formazione a persone di qualsivoglia età o disponibilità economica. E questo nella forte convinzione che le persone dovessero avere un accesso alla formazione e allo studio di qualità, indipendentemente dal luogo di nascita o dai mezzi finanziari.

Il poeta Gabriele D’Annunzio, il Vate, fu uno dei più entusiasti sostenitori e motivatori della cultura popolare e si trovò persino nel ruolo di docente, per alcuni anni, proprio nella nostra università. Seguendo il suo forte esempio, divennero docenti altri illustri uomini di cultura, tra cui Giovanni Bovio, Benedetto Croce, Ludovico Mortara, Roberto Ardigò, Gioacchino Volpe, Luigi Einaudi, Gaetano Salvemini e Francesco Pullé.

Dopo il periodo negativo del fascismo, un periodo storico che la nostra università pagò a caro prezzo fin quasi agli inizi del decennio degli anni Sessanta in termine di immagine, ci fu una vera e propria svolta grazie al contributo della nostra e stimata Augusta Bassi in Lagostena, detta Tina.

Augusta incentivò forti collaborazioni, grazie alle quali nacque, nel 1979, anche l’Università Popolare di Milano, non facente parte del nostro gruppo se non per collaborazioni.

Augusta sprigionò la sua cultura e le sue straordinarie capacità fino a conseguire l’incarico di Presidente e rettore Magnifico.

Un impulso straordinario che finì con l’approdare nel 1991 quando il Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica, con decreto-legge (G.U. n° 203 del 30.8.91), riconosceva alla C.N.U.P.I. - Confederazione Nazionale delle Università Popolari Italiane - la personalità giuridica. Evidenziando l’attualità e la serietà della didattica e della formazione ormai centenaria.


L’Università oggi


E oggi? Oggi cosa siamo e come abbiamo affrontato la spinta innovativa dettata dai tempi recenti?

Oggi la nostra università è riuscita a mantenere intatta la nostra essenza storica, voltando lo sguardo verso una maggior vocazione internazionale unitamente ad una stretta collaborazione con i centri istituzionali e culturali mondiali abbracciando ogni spazio senza limiti.

È proprio in questo contesto che la nostra università cerca in ogni modo di contribuire ad uno sviluppo mondiale migliore facendo leva proprio sulla formazione.

A tale scopo collaboriamo con profitto con la University of United Popular Nations (UUPN) e WOFA, (Worldwide Organization Foundation for Africa, UK) per la formazione e specializzazione di una nuova generazione di donne e uomini che abbiano una adeguata preparazione universitaria, attraverso diverse azioni di cooperazione culturale.


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