Questo rapporto, redatto dal Wellbeing Research Centre dell’Università di Oxford in collaborazione con Gallup e il Sustainable Development Solutions Network delle Nazioni Unite, classifica oltre 130 nazioni sulla base di valutazioni soggettive della qualità della vita dei loro cittadini, misurate attraverso il metodo della scala Cantril.
Ai partecipanti viene chiesto di immaginare una scala da 0 a 10, dove 10 rappresenta la miglior vita possibile e 0 la peggiore, e di posizionare la propria esistenza su di essa. I risultati vengono poi correlati a sei variabili chiave:
- PIL pro capite
- Supporto sociale
- Aspettativa di vita sana
- Libertà
- Generosità
- Percezione della corruzione
Ma cosa rende la Finlandia un caso così speciale? E dove si colloca l’Italia in questa classifica?
Perché la Finlandia è al vertice?
La Finlandia, con un punteggio medio che si aggira intorno a 7,741 su 10 nel 2024 (dato di riferimento dell’ultimo rapporto dettagliato), continua a distinguersi per una combinazione di fattori che ne fanno un’eccezione globale. Il Paese nordico eccelle in stabilità sociale, fiducia nelle istituzioni e benessere equamente distribuito.
Il managing director di Gallup, Ilana Ron Levey, ha sottolineato che i finlandesi mostrano un ottimismo per il futuro, un forte senso di comunità e un basso livello di disuguaglianza nel benessere rispetto a nazioni come gli Stati Uniti.
La Finlandia offre un sistema di welfare robusto, con sanità gratuita, istruzione di alta qualità e un equilibrio tra lavoro e vita privata che contribuisce a ridurre lo stress e aumentare la soddisfazione personale.
Un elemento distintivo emerso dal rapporto 2025 è l’importanza della fiducia interpersonale. La Finlandia si posiziona tra i Paesi con il più alto tasso atteso e reale di restituzione di portafogli smarriti, un indicatore semplice ma potente della gentilezza e della coesione sociale.
Lo studioso John Helliwell, uno degli autori del rapporto, ha evidenziato che:
“La felicità non deriva solo dalla ricchezza materiale, ma dalla connessione e dalla fiducia reciproca.”
Questo aspetto sembra permeare la cultura finlandese, dove la solidarietà e il senso di appartenenza giocano un ruolo cruciale.
I Paesi nordici dominano, ma con sorprese
Non è una novità che i Paesi nordici occupino le prime posizioni:
- Danimarca (2°)
- Islanda (3°)
- Svezia (4°)
- Norvegia (7°)
Tuttavia, il World Happiness Report 2025 ha portato alcune sorprese.
Costa Rica (6°) e Messico (10°) sono entrati per la prima volta nella top ten, dimostrando che la felicità non è esclusiva delle nazioni più ricche. Questi Paesi latinoamericani si distinguono per legami familiari forti e una cultura della condivisione, che compensano un PIL pro capite inferiore rispetto ai leader europei.
Al contrario, gli Stati Uniti sono scivolati al 24° posto, il livello più basso mai registrato, a causa dell’aumento dell’isolamento sociale e della sfiducia nelle istituzioni.
E l’Italia?
L’Italia si posiziona al 40° posto nella classifica del 2025, guadagnando una posizione rispetto all’anno precedente, ma rimanendo lontana dal podio.
Questo risultato riflette una realtà complessa: nonostante il Paese sia celebre per la sua cultura, il cibo e i paesaggi mozzafiato, i cittadini italiani sembrano lottare con fattori che influenzano negativamente la loro percezione della felicità.
Rispetto alla Finlandia, l’Italia presenta:
- Maggiori disuguaglianze economiche
- Minore fiducia nelle istituzioni pubbliche
- Un mercato del lavoro con meno certezze, soprattutto per i giovani
Il rapporto evidenzia che l’Italia eccelle in alcuni ambiti, come il supporto sociale derivante da famiglie e comunità locali, un aspetto che richiama la forza delle relazioni personali tipica anche di Costa Rica e Messico.
Tuttavia, la percezione di corruzione e la mancanza di libertà economica pesano sul punteggio complessivo. Inoltre, il divario generazionale è significativo: i giovani italiani riportano livelli di soddisfazione inferiori rispetto agli anziani, un fenomeno che si accentua in nazioni come gli Stati Uniti e il Regno Unito (23° posto).
Le lezioni da trarre
Il World Happiness Report 2025, con il suo focus su “caring and sharing” (prendersi cura e condividere), suggerisce che la felicità non sia solo una questione di ricchezza economica, ma di valori sociali.
La Finlandia insegna che investire in fiducia, equità e altruismo può generare un circolo virtuoso di benessere.
Per l’Italia, il cammino verso una posizione più alta potrebbe passare attraverso:
- Una maggiore coesione sociale
- Politiche che riducano le disuguaglianze
- Opportunità per le nuove generazioni
In un mondo segnato da conflitti e incertezze, come dimostrano i bassi punteggi di Afghanistan (ultimo), Siria e Sud Sudan, il rapporto sottolinea che la felicità è un obiettivo raggiungibile, ma richiede impegno collettivo.
L’Italia, con la sua resilienza e il suo patrimonio umano, ha il potenziale per scalare la classifica, ma deve affrontare le sfide strutturali che ne limitano il pieno sviluppo in termini di benessere.
La Finlandia, per ora, rimane un modello da osservare e, forse, da emulare.
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