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mercoledì 16 agosto 2017

Orzaiolo: cause, rimedi e quanto dura

Ci sono disturbi che, se sottovalutati, possono arrecare gravi danni al nostro organismo. È il caso dell’orzaiolo che, seppur legato principalmente ad un fastidio fisiologico, va curato per bene per non incorrere in danni gravi. La prima cosa, quindi, è conoscere l’orzaiolo. 


Si tratta di una fastidiosa e antiestetica infezione legata alla palpebra che può presentarsi sia internamente alla stessa che esternamente. In pratica è paragonabile ad un ascesso o ad un brufolo. 

Per quanto riguarda il fastidio esterno, la sua evoluzione parte dall’insorgere di un fastidioso arrossamento che tende a rendere la palpebra più gonfia e ciò risulta essere molto fastidioso. Quello interno, invece, si presenta sotto forma di gonfiore che si sviluppa sull’interno della palpebra ed è più doloroso di quello esterno. 

Le cause dell’orzaiolo

In genere l’orzaiolo è dovuto a una infezione di batteri stafilococchi. Questi batteri spesso vivono sulla pelle senza causare alcun danni, ma in alcuni casi prendono il sopravvento e iniziano a proliferare in modo incontrollato, causando così l’infiammazione. L’orzaiolo esterno può essere causato da una infezione di un follicolo ciliare, da una infezione di una ghiandola sebacea che è attaccata al follicolo ciliare e produce la sebo che serve a lubrificare il ciglio per impedirne la secchezza. Inoltre, è possibile contrarre un’infezione di una ghiandola apocrina. Questa ghiandola sudoripara si svuota nel follicolo ciliale, il liquido raggiunge la pellicola di lacrime che ricopre l’occhio e ne impedisce la secchezza. 

L’orzaiolo interno è causato dall’infezione di una ghiandola di Meibomio. Queste ghiandole si trovano sulle palpebre e producono un liquido oleoso che contribuisce a formare la pellicola di lacrime che ricopre l’occhio. 

Quanto dura l’orzaiolo?

Seppur molto fastidioso, anche a livello estetico, mediamente un orzaiolo scompare spontaneamente nell’arco di massimo una settimana. Talvolta, è possibile l’insorgenza di complicazioni in presenza di un problema apparentemente innocuo. In questi casi è consigliabile contattare immediatamente un oftalmologo, soprattutto quando l’occhio appare chiuso e gonfio e si notano cambiamenti o problemi a carico della vista. 

Come curare l’orzaiolo

L’orzaiolo, come detto, scompare spontaneamente nel giro di 7 giorni. Tuttavia, per accelerare il processo di guarigione, si possono applicare impacchi caldi da 4 a 6 volte al giorno per circa 15 minuti per volta. Altro rimedio è quello di detergere delicatamente la palpebra con acqua o con un detergente delicato e non irritante. In presenza di orzaiolo è importante evitare l’uso di makeup o di lozioni e creme per gli occhi, poichè potrebbero essere infetti. Così come è meglio evitare l’uso dii lenti a contatto perchè l’infezione potrebbe estendersi alla cornea in caso di uso prolungato delle lenti stesse. C’è poi anche chi crede che l’olio abbia un effetto benefico nella cura dell’orzaiolo come spiega Consigli Benessere.

Per i rimedi medici, può essere somministrato un antidolorifico, oppure un antibiotico topico. Occasionalmente possono essere prescritti antibiotici per via orale per pazienti che presentano orzaioli che faticano a riassorbirsi oppure orzaioli multipli. L’oftamologo può rimuovere il pus da un orzaiolo di grande dimensioni o doloroso, praticando una piccola incisione e drenando il pus. In casi estremi si può ricorrere al trattamento chirurgico per curare l’orzaiolo.

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