QUOTIDIANO EUROPEO

Il primo quotidiano online sulle opportunità in Europa per gli italiani

LightBlog

mercoledì 26 marzo 2025

DESI: l'Universo Rallenta? Le Ultime Scoperte sull’Energia Oscura

 

L'energia oscura è una forza misteriosa che spinge l'espansione accelerata dell'universo, costituendo circa il 68% della sua densità totale di energia. Secondo il modello standard, noto come Lambda-CDM, l'energia oscura è costante, come un motore che mantiene sempre la stessa potenza. Tuttavia, recenti scoperte suggeriscono che potrebbe cambiare nel tempo, come se il motore accelerasse o decelerasse in modo variabile.
Cosa Ha Scoperto DESI?
Il Dark Energy Spectroscopic Instrument (DESI), un telescopio avanzato situato all'Osservatorio Nazionale di Kitt Peak in Arizona, ha analizzato i dati di quasi 15 milioni di galassie e quasar raccolti nei primi tre anni. Combinando questi dati con altre osservazioni, come la radiazione cosmica di fondo e le supernove, DESI ha trovato indizi che l'energia oscura potrebbe evolversi, con un impatto che sembra indebolirsi nel tempo. Questo significa che la sua densità o il modo in cui interagisce con l'universo potrebbe variare, contrariamente a quanto previsto dal modello standard.
Implicazioni e Futuro
Se confermato, questo potrebbe risolvere alcune discrepanze nel modello standard, come le differenze nelle misurazioni della costante di Hubble, che indica la velocità attuale dell'espansione. Potrebbe anche cambiare le nostre previsioni: l'universo potrebbe espandersi in modo diverso, magari rallentando o persino collassando in futuro. Tuttavia, i risultati hanno un livello di significatività tra 2,8 e 4,2 sigma, non ancora sufficiente per una scoperta definitiva (serve 5 sigma). DESI continuerà a raccogliere dati, con l'obiettivo di misurare 50 milioni di oggetti celesti entro la fine del progetto, e i dati sono già pubblici per ulteriori verifiche.

Cos'è l'Energia Oscura?

L'energia oscura è un concetto fondamentale nella cosmologia moderna, introdotto per spiegare l'accelerazione dell'espansione dell'universo, scoperta inizialmente nel 1998 attraverso lo studio delle supernove di tipo Ia. Si stima che rappresenti circa il 68% della densità totale di energia dell'universo, con il restante diviso tra materia oscura (27%) e materia ordinaria (5%). Nel modello standard, il Lambda-CDM, l'energia oscura è modellata come una costante cosmologica (Λ), con un'equazione di stato
w = -1
, indicando una densità costante che non varia con l'espansione dell'universo. Questo modello ha spiegato con successo molte osservazioni, come la radiazione cosmica di fondo e la struttura su larga scala dell'universo. Tuttavia, tensioni persistono, in particolare nelle misurazioni della costante di Hubble, che potrebbero essere risolte se l'energia oscura evolvesse.

DESI: Strumento e Metodologia

Il Dark Energy Spectroscopic Instrument (DESI) è un avanzato strumento spettroscopico multi-fibra montato sul telescopio Mayall da 4 metri all'Osservatorio Nazionale di Kitt Peak, Arizona. DESI utilizza la spettroscopia per misurare la luce di milioni di galassie e quasar, determinando il loro redshift, che indica quanto velocemente si allontanano da noi. Questo permette di mappare la distribuzione della materia nell'universo in 3D e studiare la sua evoluzione nel tempo. I risultati recenti si basano sui primi tre anni di dati, che includono osservazioni di circa 15 milioni di galassie e quasar. Questi dati sono stati combinati con altre misurazioni cosmologiche, come la radiazione cosmica di fondo, le supernove e la lente gravitazionale debole, per ottenere un quadro più completo.

Risultati: Indizi di Energia Oscura Evolutiva

I risultati di DESI, pubblicati intorno al 19-20 marzo 2025, suggeriscono che un modello in cui l'energia oscura evolve nel tempo si adatta meglio ai dati rispetto al modello standard con energia oscura costante. In particolare, si osserva che l'influenza dell'energia oscura potrebbe essere in diminuzione nel tempo, il che implica che la sua densità o il parametro ( w ) (equazione di stato) potrebbe variare. Il livello di significatività di queste osservazioni è tra 2,8 e 4,2 sigma, non ancora al livello di 5 sigma richiesto per una scoperta definitiva, ma sufficiente per essere considerato un indizio forte. L'analisi precedente, basata su un dataset più piccolo, aveva già suggerito questa possibilità, e il nuovo dataset, che lo supera di oltre il doppio, rafforza questa ipotesi.

Implicazioni per la Cosmologia

Se l'energia oscura evolvesse, potrebbe avere implicazioni profonde per il futuro dell'universo. Nel modello standard, l'universo è destinato a espandersi per sempre, con l'energia oscura che domina e la materia che diventa sempre meno rilevante. Tuttavia, se l'energia oscura cambia, il tasso di espansione potrebbe variare, portando a scenari alternativi, come un'espansione che rallenta o persino un collasso futuro. Questo potrebbe anche aiutare a risolvere tensioni nel modello standard, come le discrepanze nelle misurazioni della costante di Hubble. Ad esempio, diverse tecniche di misurazione danno valori leggermente diversi, e un'energia oscura evolutiva potrebbe spiegare queste differenze.

Direzioni Future e Accesso ai Dati

DESI continuerà a raccogliere dati per un quinto anno, con l'obiettivo di misurare circa 50 milioni di galassie e quasar entro la fine del progetto, aumentando la precisione e la portata delle osservazioni. Inoltre, il Data Release 1 (DR1), che include i primi 13 mesi di dati principali, è già disponibile al pubblico, con 270 terabyte di informazioni accessibili attraverso il National Energy Research Scientific Computing Centre presso il Berkeley Lab, oltre a database come Astro Data Lab e SPARCL. Questo permette alla comunità scientifica e al pubblico di esplorare e verificare i risultati, promuovendo una ricerca collaborativa e trasparente.

Citazioni e Contesto Culturale

I risultati sono stati presentati il 19 marzo 2025 durante il Global Physics Summit della American Physical Society ad Anaheim, California, e pubblicati su arXiv. Citazioni chiave includono Andrei Cuceu del Berkeley Lab, che ha dichiarato: "Siamo nel business di lasciare che l'universo ci dica come funziona, e forse l'universo ci sta dicendo che è più complicato di quanto pensassimo" (Centro Notizie Berkeley Lab). Seshadri Nadathur dell'Università di Portsmouth ha aggiunto: "Non è solo che i dati continuano a mostrare una preferenza per un'energia oscura evolutiva, ma che le prove sono ora più forti di quanto fossero" (ScienceDaily). Inoltre, il sito di ricerca, I'oligam Du'ag (Kitt Peak), è significativo per la Nazione Tohono O'odham, aggiungendo un contesto culturale alla missione scientifica.
La scoperta di DESI rappresenta un momento cruciale nella nostra comprensione dell'energia oscura e dell'evoluzione dell'universo. Sebbene i risultati non siano ancora definitivi, offrono indizi significativi che il modello standard potrebbe necessitare di aggiornamenti. Questa ricerca sottolinea la natura dinamica della scienza, dove anche le fondamenta più solide sono soggette a revisione alla luce di nuove evidenze, aprendo la strada a ulteriori esplorazioni e scoperte future.

Nessun commento:

Posta un commento

LightBlog