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martedì 5 agosto 2025

Ucraina e gas russo: cosa è vero e cosa è bufala



Con l'inizio dell'invasione su larga scala dell'Ucraina da parte della Russia nel febbraio 2022, il tema dell’energia — in particolare quello del gas russo — è tornato al centro dell’informazione internazionale. Ma insieme ai fatti, si sono diffuse anche molte bufale, soprattutto sui social network e in certi canali “alternativi” di informazione. Facciamo chiarezza.


BUFALA 1: “L’Ucraina continua a comprare gas russo di nascosto”

Falso. Dal 2022, l'Ucraina ha interrotto gli acquisti diretti di gas russo. Il governo ucraino ha dichiarato pubblicamente la volontà di affrancarsi dalla dipendenza energetica da Mosca, puntando su importazioni da Paesi UE, Norvegia e Stati Uniti, oltre che sul rafforzamento della produzione interna. I dati forniti dall’operatore ucraino di trasporto del gas, GTSOU, e dalle autorità europee, confermano l’assenza di flussi diretti in ingresso dalla Russia.


BUFALA 2: “L’Ucraina lucra sul gas russo che transita verso l’Europa”

Parzialmente vero, ma il contesto è spesso falsato. È corretto dire che fino al 31 dicembre 2024, il gas russo ha continuato a transitare attraverso l’Ucraina verso l’Unione Europea, in base a un accordo firmato nel 2019, che prevedeva pagamenti di tariffe di transito. Tuttavia, questo contratto è stato regolarmente approvato anche dai partner europei, e i ricavi ucraini sono stati trasparenti e tracciati. Parlare di “lucro” come se fosse una truffa o una furbata è fuorviante. In ogni caso, dal 1° gennaio 2025, il flusso è stato interrotto, come annunciato dal presidente Zelenskyy: “Non permetteremo più alla Russia di finanziare la sua guerra passando dal nostro territorio.”


BUFALA 3: “È tutta una messa in scena: il gas russo arriva comunque in Ucraina ma passando da altri Paesi”

Questa teoria del complotto è infondata. L’Ucraina riceve gas attraverso i cosiddetti flussi inversi (reverse flow) dall’Unione Europea, ma si tratta di gas proveniente da fornitori diversi, oppure di gas russo già acquistato legalmente da Paesi terzi, che poi lo rivendono. Questo tipo di mercato è legale, trasparente e regolamentato dall’Unione Europea. L’Ucraina non compra più direttamente dalla Russia e non ha firmato nuovi contratti con Gazprom.


BUFALA 4: “Il blocco del gas russo è colpa dell’Ucraina che vuole punire l’Europa”

Assurdo. La decisione di non rinnovare l'accordo di transito è stata presa in un contesto di guerra, dopo oltre due anni di aggressione armata e distruzione da parte della Russia. Non si tratta di una ritorsione contro l’Europa, bensì di una scelta strategica e politica volta a ridurre l'influenza economica del Cremlino. La stessa Unione Europea, dal 2022, ha già ridotto significativamente le proprie importazioni di gas russo, e ha investito in fonti alternative e rinnovabili.


BUFALA 5: “La crisi del gas è stata inventata per alzare i prezzi e arricchire l’élite”

Questo è un classico esempio di dietrologia populista. La crisi energetica che ha colpito l’Europa tra il 2022 e il 2023 è stata reale, causata da una riduzione dei flussi dalla Russia, aumenti speculativi sui mercati, e l’urgenza di trovare forniture alternative in tempi rapidi. Le misure di contenimento adottate dall’UE e dai singoli Stati, inclusi i sostegni economici alle famiglie, confermano che non si è trattato di un complotto ma di una crisi geopolitica ed economica senza precedenti.


L’Ucraina ha smesso di acquistare gas russo da tempo e, dal 2025, non ne consente nemmeno più il transito verso l’Europa. Le scelte di Kyiv in materia energetica sono dettate dalla volontà di non contribuire finanziariamente allo sforzo bellico russo. Le bufale diffuse su questi temi non solo disinformano, ma rischiano anche di alimentare sentimenti filorussi e anti-occidentali. È importante affidarsi a fonti verificate, evitare le narrazioni manipolate e comprendere la complessità delle dinamiche energetiche in tempo di guerra.


FONTI 


FONTE PRIMARIA è il comunicato UFFICIALE di Gazprom sul loro canale Telegram https://t.me/gazprom/1819, che dichiara la cessazione del transito di gas attraverso l'Ucraina a partire dal 1° gennaio 2025. 







Agenzia Internazionale dell'Energia (IEA) - Rapporto sul mercato del gas (Q1 2025): L'IEA riporta che l'Ucraina ha diversificato le sue importazioni di gas dal 2022, principalmente attraverso gasdotti dall'Unione Europea (Slovacchia, Polonia, Ungheria) e GNL da Norvegia e Stati Uniti. L'IEA conferma anche che l'Ucraina ha cessato il transito di gas russo verso l'Europa dal 2025, in linea con la strategia di ridurre la dipendenza energetica dalla Russia.
https://www.iea.org/reports/gas-market-report-q1-2025


The Washington Post (1 gennaio 2025): Riporta la dichiarazione di Gazprom che conferma l'interruzione del flusso di gas attraverso l'Ucraina dalle 08:00 ora di Mosca del 1° gennaio 2025, a seguito del rifiuto ucraino di rinnovare l'accordo.
https://www.washingtonpost.com/.../russia-gas-flow.../

Reuters (1 gennaio 2025): Riporta che Gazprom ha confermato l'interruzione delle forniture di gas attraverso l'Ucraina alle 08:00 ora di Mosca (05:00 GMT) del 1° gennaio 2025, citando la mancanza di possibilità tecniche e legali per continuare il transito dopo il rifiuto ucraino di rinnovare l'accordo.
https://www.reuters.com/.../russia-halts-gas-exports.../


Al Jazeera (1 gennaio 2025): Cita il comunicato di Gazprom, affermando che l'azienda ha dichiarato di non avere "la capacità tecnica e legale" di fornire gas attraverso l'Ucraina a partire dal 1° gennaio 2025, a causa del rifiuto di Naftogaz di estendere l'accordo di transito.
https://www.aljazeera.com/.../russian-gas-supply-to...

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