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lunedì 28 gennaio 2019

Il 2018 è stato l’anno del Ritardo Aereo

Nessun anno è stato terribile come il 2018 per quanto riguarda i ritardi aerei: è, infatti, in assoluto l’anno in cui se ne sono visti di più. Se anche voi ne siete stati vittima, non esitate ad andare su www.flycare.eu per richiedere un rimborso ritardo aereo, e in generale conoscere i vostri diritti. Stampate il modulo e controllate di essere idonei, per avere indietro i vostri soldi dopo un mancato servizio.


Cieli sempre neri

È Eurocontrolche ci informa: in Europa nel 2018 si sono moltiplicati i ritardi aerei, con un aumento rispetto al 2017 del 53%. Si è, infatti, passati dai 9,3 milioni di minuti di ritardo dell’anno precedente ai 14,3 milioni dell’anno che si è appena concluso. E questo significa anche un aumento delle richieste di rimborso ritardo aereo.
Pare che siano due le motivazioni di questo aumento, ovvero la poca capacità dei servizi di controllo del traffico aereo – e questo implica una scarsità di investimenti per modernizzare le risorse – e anche mancanza di personale.
Tutti questi numeri e questi dati si completano con la cancellazione di 5000 euro per colpa degli scioperi dei controllori (capita a volte un ritardo aereo diventi poi una definitiva cancellazione. Anche in questo caso è previsto un rimborso) che hanno colpito 800mila viaggiatori colpiti. I quali vanno ad aggiungersi ai due milioni di passeggeri che ora potrebbero richiedere un rimborso ritardo aereo.
Nello specifico, considerando un periodo di circa 10 anni, nell’Unione Europea i controllori aerei hanno fatto 357 scioperi, di cui 300 solamente in Francia. Oltre a colpire i passeggeri con innumerevoli disagi, gli scioperi hanno provocato perdite di 13400 milioni di euro, anche dovuti alle richieste di rimborso ritardo aereo.
Considerando l’anno nero di cui si sta parlando, ovvero il 2018, è l’estate la stagione dove si sono visti più ritardi aerei e le cancellazioni (ma questo è normale, è sempre l’estate il periodo dove ci sono più disagi, vista la maggiore concentrazione di persone che viaggiano). E solo in Italia, 46mila persone sono state vittima del ritardo aereo, un +20% del 2017.

Come comportarsi

Ma cosa bisogna fare in caso di ritardo aereo? La normativa CE261 attualmente vigente nell’Unione Europa è molto chiara in questo. In caso di voli in ritardo, di imbarchi negati, cancellati, ogni passeggero ha diritto al rimborso ritardo aereo o al rimborso per la cancellazione.
Ogni compagnia aerea, comprese le low cost, deve risarcire da un minimo di 250€ ad oltre 600 a prescindere da quanto è costato il biglietto. È un diritto che purtroppo spesso e volentieri i passeggeri non conoscono: pensate che dei passeggeri che hanno subito un ritardo aereo e che quindi aveva il diritto al rimborso, solo il 2% lo ha richiesto.
La più recente relazione della Corte dei Conti Europea afferma che le aziende aeree sono molto reticenti ad applicare la legge, molto spesso non informano i passeggeri della sua esistenza, e questi ultimi non richiedono il rimborso ritardo aereo o risarcimento per la cancellazione perché non sanno della loro esistenza, o perché non credono riusciranno mai ad ottenerlo.

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