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martedì 4 febbraio 2025

A Bussoleno il Giorno del Ricordo con gli esuli da Istria e Dalmazia

Il Comune di Bussoleno, in collaborazione con ANVGD – Comitato di TorinoFederazione ANCR Torino, organizza per mercoledì 5 febbraio 2025 un evento dedicato al Giorno del Ricordo, anticipando di pochi giorni la data ufficiale del 10 febbraio.

L’iniziativa si terrà presso il Centro Polivalente Palaconti di Bussoleno e coinvolgerà istituzioni civili e militari, oltre agli studenti delle scuole medie dell’Istituto Comprensivo di Bussoleno.



 Il Giorno del Ricordo a Bussoleno, celebrato anticipando di pochi giorni la data ufficiale del 10 febbraio  è una solennità civile italiana istituita con la legge n. 92 del 30 marzo 2004. È dedicato alla memoria delle vittime delle foibe e dell'esodo forzato degli italiani dall'Istria, Dalmazia e Venezia Giulia, regioni colpite da tragici eventi durante e dopo la Seconda Guerra Mondiale.

Origine della commemorazione

La scelta del 10 febbraio coincide con l'anniversario della firma del Trattato di Parigi del 1947, con cui l'Italia cedette territori alla Jugoslavia. Questo trattato sancì la perdita dell'Istria, della Dalmazia e di parte della Venezia Giulia, spingendo decine di migliaia di italiani a lasciare le loro terre per sfuggire alle persecuzioni, al regime comunista jugoslavo di Tito e agli eccidi delle foibe.

Le foibe sono cavità carsiche naturali che furono utilizzate come luogo di esecuzione e occultamento dei corpi di migliaia di persone, spesso civili italiani, accusati di collaborazionismo o semplicemente considerati nemici del regime jugoslavo. Questi massacri avvennero in un contesto di tensioni etniche, politiche e ideologiche, amplificate dalla guerra e dalla successiva ridefinizione dei confini.

Perché si celebra

Il Giorno del Ricordo ha lo scopo di:

  • Commemorare le vittime delle foibe, una tragedia spesso dimenticata o poco trattata nella storia italiana;
  • Riconoscere il dramma degli esuli istriani, dalmati e giuliani, costretti a lasciare le proprie case e a ricominciare altrove;
  • Promuovere la riflessione storica e il dialogo, affinché queste vicende non siano strumentalizzate politicamente ma servano a costruire una memoria condivisa e una maggiore comprensione del passato.

Questa ricorrenza si celebra con eventi pubblici, cerimonie istituzionali, momenti di riflessione nelle scuole e la proiezione di documentari o film che raccontano la storia delle foibe e dell'esodo.

La commemorazione è anche un invito a riconoscere le complessità della storia del confine orientale italiano, un territorio segnato da incontri e scontri culturali, che oggi può rappresentare un esempio di cooperazione e integrazione europea.

Superare stereotipi e divisioni

Uno degli obiettivi dell’evento è contrastare le strumentalizzazioni e le narrazioni divisive che spesso accompagnano questa ricorrenza. Il Giorno del Ricordo non è il contraltare della Giornata della Memoria, ma una celebrazione che mira a valorizzare il patrimonio culturale, storico e artistico degli italiani dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia.

Testimonianze e interventi

Tra i protagonisti della giornata ci saranno:

  • Silvana Govich, esule da Pola
  • Antonio Vatta, esule da Zara e presidente del Comitato ANVGD Torino, insignito nel 2024 del Premio Se Sanctis dal Centro Pannunzio di Torino
  • Giulia Cnapich, giovane attivista e referente torinese della Mailing List Histria

Interventi istituzionali del Sindaco di Bussoleno Antonella Zoggia
Emiliano Leccese, Vice-Presidente Federazione Territoriale A.N.C.R. Torino

L’evento sarà condotto da Dario Prodan, divulgatore della cultura istriana e figlio di esuli.



Un’opportunità di dialogo e crescita culturale

L’iniziativa, promossa con determinazione dal Consigliere delegato alla Cultura, Antonella Arianos, si propone di rendere il Giorno del Ricordo un momento in cui la grande Storia si intreccia con le esperienze personali, offrendo un’occasione per superare le divisioni ideologiche e favorire un confronto aperto e costruttivo.

Il Sindaco di Bussoleno, Antonella Zoggia, ha evidenziato il significato della panchina blu elettrico collocata in Piazzetta Italia, pensata come simbolo di memoria per le vittime delle foibe. Secondo lei, questo evento rappresenta un’opportunità preziosa per coinvolgere istituzioni, studenti e cittadini in un dialogo libero da pregiudizi.

L’iniziativa si pone come esempio di come la cultura possa abbattere barriere e creare un terreno comune, promuovendo comprensione e rispetto reciproco oltre ogni confine.

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