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lunedì 21 agosto 2017

IPAFF: un nuovo strumento di garanzia per l'automobilista

Un nuovo sistema elettronico per rilevare incidenti stradali può aiutare l'automobilista a intervenire tempestivamente per far scattare tutte le procedure per l’intervento del caso. 


La situazione attuale

Esaminando le problematiche relative alla circolazione stradale viene subito in evidenza un dato molto significativo: in questi anni molto è stato fatto per introdurre elementi e fattori idonei a rendere più consistente la parte della prevenzione dei sinistri, fase che sempre ha destato molta attenzione, poco invece è stato fatto per la parte relativa alla gestione delle conseguenze derivanti da un sinistro stradale. Se infatti si guarda il volume molto consistente degli studi , delle ricerche e dell’attività formativa con riferimento alla prevenzione dei sinistri bisogna concludere che questa area, quella cioè della prevenzione, è stata studiata sia da un punto di vista sociologico sia da un punto di vista giuridico. Ben diversa è la situazione nell’area della gestione dei sinistri con particolare riferimento alle problematiche che questa fase presenta.

Bisogna inoltre rilevare che sull’area sinistri, e quindi nella fase patologica collegata alla circolazione stradale, molto consistente è la cultura giuridica, assai scarso invece è il complesso delle procedure in materia di gestione dei sinistri a cominciare dalla fase di primo intervento e raccolta dati. E’ noto a tutti i conoscitori del sistema che spesso non solo le pratiche di gestione dei sinistri vengono condotte in termini lacunosi e quindi poco efficaci, ma vengono fin dalle prime battute avviate in modo impreciso, a volte senza neppure i puntuali riferimenti anche temporali. Questo si verifica perché manca in parole semplici un sistema di rilevazione automatica del sinistro, sistema che a volte diventa addirittura essenziale per salvare vite umane con i tempestivi interventi dei mezzi di soccorso. La procedura più diffusa fino ad oggi per offrire qualche elemento di garanzia in caso di sinistro al fine delle opportune segnalazioni ai famigliari o ai terzi, prevede di salvare con il nome di ICE (In Case of Emergency) un numero di rubrica telefonica da chiamare in caso di emergenza. Tale procedura può essere anche utile, ma i problemi che si collegano a questo percorso sono molti e spesso irrisolvibili. Un esempio : tutti gli strumenti di comunicazione di ultima generazione sono nella maggior parte dei casi protetti da codici di accesso, di cui solo il proprietario ha conoscenza. Le esigenze invece collegate al pronto ed efficace intervento richiedono percorsi molto più rapidi. Ad oggi non è stato possibile attuare procedure idonee al eliminare tali difficoltà.



IFAPP: la risposta efficace 

Di fronte alle problematiche evidenziate nel paragrafo precedente è stata trovata una soluzione efficace, che permette di superare le difficoltà dei contatti e quindi dell’informazione tempestiva. Ecco alcuni elementi ed una descrizione tecnico-scientifica del nuovo sistema, che consente all’automobilista possessore di superare le difficoltà lamentate in precedenza. Nello specifico è garantito l’avvio della procedura di segnalazione dell’avvenuto sinistro, anche nel caso in cui chi deve dare l’avvio alla segnalazione si trova impedito nel procedere. Questa impostazione, che è stata chiamata dall’inventore IFAPP rappresenta una novità assoluta in quanto è “sistema elettronico per rilevare incidenti stradali, con un programma per elaboratore elettronico chiamato a far scattare tutte le procedure per l’intervento del caso”.

Subito è da mettere in evidenza che si tratta di un progetto che elimina le difficoltà della procedura tradizionale, perché una volta impostato prima della partenza il programma di rilevazione e segnalazione, il servizio procede in modo automatico. In secondo luogo lo strumento per far scattare la segnalazione non ha bisogno, dopo la sua impostazione, di ulteriori interventi dell’uomo. Il sistema elettronico è in grado da solo di rilevare e notificare l’incidente, in quanto dotato di rilevamento indipendente e conseguente notifica dell’incidente stesso. Ovviamente il programma contiene tutti i relativi messaggi per l’elaboratore elettronico, che deve offrire gli opportuni impulsi operativi. Questa nuova procedura inoltre va incontro alle esigenze delle società assicurative dei veicoli stradali, le quali hanno una precisa esigenza, quella di ricevere informazioni dettagliate e puntuali relative agli incidenti stradali di loro competenza sia per quanto riguarda il verificarsi di un sinistro sia per quanto riguarda la sua dinamica. Tutta questa procedura parte nel momento dell’avvenuto sinistro e si realizza in automatico. Solo l’ intervento umano può bloccarla. E’ ovvio che se viene bloccata vuol dire che sono venuti meno i presupposti che hanno fatto scattare il programma. Quest’ ultimo intervento sta ad indicare che l’incidente non ha la gravità che poteva essere presunta quando è scattato l’allarme.

Dalla descrizione fatta appare evidente che si tratta di un sistema elettronico che introduce un percorso con due precisi obiettivi: la riduzione del tempo da impiegare per prestare soccorso ad un automobilista o un motociclista, quindi un vantaggio per la persona e la riduzione del tempo per segnalare ad una centrale remota la necessità di gestione di un incidente, quindi un vantaggio anche da un punto di vista economico, per l’organizzazione interessata.

Tutta questa impostazione, che comprende anche un metodo per la rilevazione dei dati del sinistro, è stata oggetto di una richiesta di brevetto. Dai dati ufficiali, anche in nostro possesso, è stata infatti presentata la formale istanza all’Ufficio Brevetti per un invenzione valevole per l’Italia che ha per oggetto “Sistema elettronico per il rilevare automaticamente e notificare incidenti stradali e relativi metodo e programma”. La pratica, che porta la data del 13 giugno 2017, protocollata con il n. 102017000065218, sta seguendo l’iter previsto dalla normativa vigente presso gli uffici competenti. Tutto il sistema oggetto della procedura collegata alla proprietà intellettuale, rientra nell’ambito dei brevetti industriali del settore elettronico.


Qualche informazione sul titolare dell’invenzione

L’inventore è un esperto di conciliazione assicurativa e da molti anni si occupa della gestione di liquidazione di sinistri assicurativi, come patrocinatore stragiudiziale. Si tratta del dr. Michele Fabrizio Pompilio, nato a Bari il 17 agosto 1983. Ha conseguito il dottorato di ricerca in materia di diritto delle assicurazioni ed opera gestendo contenziosi contro le più significative ed importanti società assicurative, avendo con il tempo e lo studio acquisito le competenze professionali idonee per confrontarsi con gli uffici sinistri delle precitate società.

Il suo impegno di studioso in materia lo ha portato ad approfondire sia da un punto di vista scientifico sia da un punto di vista pratico e stragiudiziale la materia della gestione dei sinistri assicurativi, sui quali ha scritto saggi, che, dalle notizie in nostro possesso, presto verranno pubblicati su riviste specializzate. Intrattenendo quotidianamente rapporti con altri esperti del settore ha reso molto ricercata e puntuale la sua esperienza nel settore, rafforzandola anche con approfondimenti sui più recenti ed aggiornati orientamenti della magistratura, comprese significative decisioni della suprema corte di cassazione. Dal suo curriculum studiorum emerge non solo una solida preparazione culturale , avendo conseguito la maturità scientifica, ma anche si ricava la sua preparazione universitaria, che gli ha fornito una solida dottrina giuridica, che si collega ad una spiccata vocazione per gli studi sociologici, al fine di legare sempre meglio il rapporto tra diritto e sociologia. 

In una recente intervista Michele Fabrizio Pompilio ha spiegato come è arrivato all’invenzione IFAPP per la quale ha chiesto il brevetto: “ Esaminando la realtà quotidiana non solo ho avvertito l’importanza di un’assistenza all’assicurato nella fase preventiva fornendo allo stesso tutte quelle informazioni che sono in grado di favorire il conducente dell’automezzo, ma ho anche notato una grossa lacuna organizzativa dal momento in cui si verifica il sinistro. Dopo aver approfondito la questione, con l’ausilio anche di mie conoscenze di base dell’elettronica, acquisite durante gli studi liceali, ho cercato di creare un collegamento tra le situazioni giuridiche, che si aprono al momento di un sinistro e le possibilità operative necessarie per far scattare da un lato un pronto intervento per aiutare la persona vittima del sinistro e nello stesso tempo per allertare istituzioni assicurative e di pronto intervento per ridurre al minimo le conseguenze anche economiche collegate all’evento e quindi all’incidente.

Lo studio, che ho condotto grazie pure alle collaborazioni universitarie, mi ha portato ad individuare un sistema, ormai dettagliato nei minimi particolari, in grado di offrire una risposta nuova ed originale, ma nello stesso tempo concreta e reale, alle esigenze dell’automobilista. IFAPP è dunque il sistema che dà questa risposta. Sono a totale disposizione per fornire tutte le collaborazioni del caso.”


Considerazioni conclusive

Non è senza soddisfazione e con un po’ di orgoglio che parlo del sistema IPAFF. Lo faccio per due motivi per me molto importanti: mi ha fatto molto piacere vedere come la ricerca scientifica possa, quando ben finalizzata, essere utile all’uomo. Pensare che sia stata presentata istanza di brevetto per un sistema elettronico che può contribuire a salvare vite umane non può che rallegrare e rendere soddisfatto un uomo di cultura. Il secondo: in un periodo in cui il mondo della ricerca scientifica universitaria e il mondo delle imprese hanno difficoltà a dialogare e a lavorare insieme, vedere che la collaborazione tra i due mondi dà i suoi frutti, realizzando un’idea nella quale ho sempre creduto, mi spinge a dire che questa collaborazione, rafforzata, deve continuare. Il progetto d’invenzione IPAFF, che è stato voluto da Pompilio, valido ricercatore universitario, il quale ha creato tutti i collegamenti necessari con l’industria elettronica, proprio per i motivi appena citati, è meritevole di essere evidenziato. La ricerca scientifica può ben trovare nell’industria i giusti collegamenti per realizzazioni concrete.

Una sinergia di questo tipo è sicura metodologia per contribuire alla crescita della società contemporanea.

Prof. Franco Peretti

Esperto di politiche comunitarie europee






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