Nonostante i conflitti brutali e prolungati che fanno fuoco nel Medio Oriente, il mondo è diventato leggermente più pacifico nell'ultimo anno. E l'Europa rimane il luogo più pacifico del mondo: un monito per coloro che auspicano la fine dell'Europa Unita.
Tuttavia, in un contesto di aumento del disordine civile e del terrorismo, l'immagine a più lungo termine è proccupante. Il rapporto, prodotto dall'istituto di ricerca australiano dell'Istituto per l'Economia e la Pace, ha registrato un declino di tranquillità del 2,14% nel corso del periodo di dieci anni dal 2008. E il divario tra i paesi più e meno pacifici continua ad allargarsi.
ISLANDA PRIMA, ITALIA AL 25° POSTO IN EUROPA
Il paese più pacifico del mondo è l'Islanda, che ha mantenuto il suo posto in cima all'indice dal 2008. Le altre nazioni delle prime cinque sono la Nuova Zelanda, il Portogallo, l'Austria e la Danimarca.
Un piccolo cambiamento lo notiamo nei punteggi dei paesi più legati ai conflitti, come la Siria che resta la meno pacifica, seguita da Afghanistan, Iraq, Sud Sudan e Yemen.
Sei delle nove regioni geografiche dell'indice hanno registrato miglioramenti, il che ha portato al primo aumento dei livelli di pace globali fin dal 2014.
Il più grande deterioramento regionale è stato visto in Nord America. Ciò è stato in gran parte a causa delle elezioni presidenziali statunitensi che hanno polarizzato il fenomeno. Sebbene il periodo della relazione escluda gli attentati terroristici recenti in Europa, in particolare nel Regno Unito e in Francia, l'Europa rimane la regione più pacifica del mondo.
Il costo della violenza e del conflitto
La relazione ha rilevato che l'impatto economico dei conflitti bellici sull'economia globale è stato di 14,3 trilioni di dollari in termini di parità di potere d'acquisto - pari al 12,6% del PIL mondiale.
Nel frattempo, la guerra è costata all'economia globale 1,04 trilioni di dollari. La relazione sottolinea inoltre che la spesa per la costruzione della pace è stimata a 10 miliardi di dollari, o vvero meno dell'1% del costo della guerra.
Nessun commento:
Posta un commento