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venerdì 3 ottobre 2025

Città Spugna: un nuovo modello per città resilienti

 


Il Mediterraneo, da sempre luogo di incontro e civiltà, diventa oggi il simbolo di una nuova riflessione sull’abitare sostenibile. A Portoferraio, nell’Arcipelago Toscano, si terrà il convegno nazionale promosso dall’Istituto Nazionale di Bioarchitettura (INBAR) intitolato “Città Spugna – Visione e strategie per territori resilienti”, un evento che vuole ridefinire il rapporto tra città e acqua.

L’acqua, elemento fondativo delle civiltà, è stata a lungo controllata e incanalata, ma oggi torna al centro del dibattito come risorsa strategica contro la crisi climatica. L’obiettivo del progetto Città Spugna è ribaltare la visione moderna che considera l’acqua solo un problema tecnico, restituendole invece un ruolo generativo nello spazio urbano. Attraverso rain garden, tetti verdi, piazze drenanti e parchi urbani, la bioarchitettura mira a creare ambienti che assorbano, trattengano e valorizzino l’acqua come elemento vitale.

Come afferma Anna Carulli, Presidente INBAR, non si tratta solo di soluzioni ingegneristiche, ma di un vero cambiamento culturale che unisce progettazione, ecologia e responsabilità sociale. La bioarchitettura diventa così linguaggio di resilienza, capace di trasformare la crisi ambientale in opportunità di rigenerazione.



Il convegno del 4 ottobre 2025 vedrà la partecipazione di esperti e istituzioni: tra gli interventi principali, quelli di Carulli sulla resilienza urbana, di Giò Dardano sul legame tra territorio e bioarchitettura, e di Maria Frangioni (Legambiente) sul ruolo della cittadinanza attiva. Seguiranno contributi di Fausto FerruzzaNando BertoliniGiampaolo MunafòMassimiliano Pardi e Valentina Tosi. L’incontro sarà moderato da Piero Luigi Carcerano, autore dell’articolo.

La giornata culminerà con una tavola rotonda dedicata a buone pratiche e strategie concrete di gestione sostenibile dell’acqua. Parallelamente, sarà inaugurata la mostra “Architetture Spugna” alla Torre della Linguella, con progetti INBAR che mostrano esempi reali di infrastrutture verdi e spazi urbani rigenerativi.

La scelta di Portoferraio, territorio insulare esposto ai cambiamenti climatici, vuole rappresentare un laboratorio mediterraneo di innovazione. Come sottolinea Carulli, il progetto Città Spugna non si limita a un evento, ma vuole avviare un programma nazionale che coinvolgerà città come Napoli, Venezia, Torino e Milano, creando una rete di territori resilienti.

“La vera sfida,” conclude Carulli, “è immaginare una nuova estetica civile fondata su cura, ombra, porosità e manutenzione. Il futuro non si governa nell’emergenza, ma con visione, responsabilità e partecipazione.”

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L'articolo su Interiorissimi a cura dell'Arch. Piero Luigi Carcerano
Presidente Commissione Comunicazione ed Editoria dell’Istituto Nazionale di Bioarchitettura
Vicedirettore di Interiorissimi




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